Quest’anno scrivo e pubblico quasi subito all’inizio dell’anno. Presa dall’entusiasmo di aggiornare il blog, ho fatto un mezzo pasticcio, che l’angelo custode informatico mi ha risolto in tempo record… ! Grazie! Dopo qualche giorno di riflessione, passo alla parola guida per il 2023. Ho riletto l’articolo dell’anno scorso, per vedere se c’è un filo conduttore o la direzione del viaggio è cambiata. Quelle per il 2022 erano due, autenticità e originalità. Se guardo indietro per un momento, vedo che si sono manifestate, anche se con molta fatica. C’erano molti strati di vernice vecchia da togliere e attraversare, e in alcuni momenti non sembrava nemmeno possibile farlo.

La spinta a seguirle, però, ha continuato caparbia e negli ultimi mesi del 2022 ha lavorato ancora più in profondità, andando a toccare una barriera. Il tentativo di abbatterla non è riuscito. Al contrario, si è formato un ingorgo complicato e rognoso, quello che si chiama blocco del lettore. E anche dello scrittore, nel caso del blogger. Non riuscivo più a leggere e nemmeno a scrivere di libri. All’inizio pensavo che fossero ancora gli strascichi di una delusione patita qualche anno fa nel mondo dei blogger o sedicenti tali, che si stava rivelando più pesante del previsto.

Riflettendoci sopra, ho visto chiaramente che quella era solo una facciata, una scusa. In realtà me l’ero già messa alle spalle, e la tiravo fuori per usarla come schermo per non vedere la profonda insoddisfazione che percepivo verso i libri e il mio modo di scriverne.

Ecco finalmente un posto da cui partire per un altro viaggio, usando la parola che è venuta fuori un paio di giorni fa e che sta aspettando pazientemente di mettersi e metterci in moto: connessione.

Non è esattamente una parola insolita o mai usata da alcuno. Tutt’altro. Non facciamo che parlare di connessione dalla mattina alla sera, soprattutto se seguita da un’altra usatissima, Internet.

La connessione di cui parlo, invece, è quella con sé stessi e il mondo che ci siamo creati, volenti o nolenti. Connessione a quell’autenticità e originalità che hanno già scavato abbondantemente la via l’anno scorso. E come per le statue di Michelangelo, ora si tratta di far emergere la figura già presente nel marmo e liberarla completamente da tutto il superfluo.

Sono curiosa di vedere come si manifesterà. Non ho scritto né pensato buoni propositi libreschi o di vita, proprio per lasciarla libera al massimo. Dopo anni di sforzi infruttuosi o con risultati deludenti, non ho più desiderio di assoggettarmi a rituali o dettami vari per “esprimere me stessa” o “fare spazio alla nuova me”. O per essere in grado di leggere tutti i libri nella mia lista infinita, o per sfornare contenuti sui social per avere follower e pubblico.

Dove mi porterà la mia connessione, con che cosa mi connetterò? Sono qui per scoprirlo!

 

 

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